Parlando un pò della storia, la Biacca, pigmento pittorico inorganico costituito da carbonato basico di piombo, era usato dalle donne greche e romane per far bianca la pelle, perchè allora per essere bella e chic era imperativo il biancore! Questo unguento distruggeva letteralmente la pelle e l’accumulo nel corpo portava, tra l’altro, alla pazzia e alla sterilità. Per completare l’opera, i Romani usavano rosso di piombo per dare un bel colore rosato a zigomi e labbra!
Ancora nel 1500 il pallore totale era molto in voga, ne sono esempio i ritratti della regina Elisabetta I, ma il prodotto che usavano, detto maschera di gioventù, era un pò meglio della biacca originale ma era comunque parecchio tossica.
Le donne giapponesi hanno da sempre avuto il viso del colore della polvere di riso e, per dare maggior risalto a questo biancore, si tingevano i denti di nero con una tintura tossica a base di polvere di ferro.

Questo episodio, però, mette in evidenza l’importanza fondamentale del trucco, della pettinatura, delle luci: si può stravolgere completamente la fisionomia di una persona, come ho detto a proposito delle sopraciglia e come mi capiterà ancora di dire a proposito di trucco, truccatori e make-up artist.
Comunque, per quanto riguarda i prodotti per abbellirsi, la storia ci insegna che sia uomini che donne si sono spalmati piombo, mercurio, arsenico e altre amenità del genere che hanno causato gravi malattie compreso la morte.
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